03 I bambini sono il futuro (dei fumetti)
Di un nuovo super nemico per Spider-Man, di un incontro su Peppino Impastato, di una recensione del mio libro sugli Avengers e di un'intervista a tutto campo
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E ora, torniamo con la mente e con il cuore a Lucca Comics & Games.
Fatti da parte, Goblin…

Alla scorsa edizione di Lucca Comics & Games ho curato un workshop all’interno di Lucca Kids. L’area del Real Collegio è splendida: ricca di laboratori, giochi, LEGO!, mostre, stand di editori piccoli e grandi. È un peccato che spesso venga snobbata dai visitatori se non accompagnati da pargoli. Il laboratorio verteva su Spider-Man, era organizzato in collaborazione con Panini Comics e mi vedeva al fianco di Claudio Sciarrone, disegnatore di buona parte delle storie dell’Arrampicamuri scritte da me e Steve Foxe (e che, vi ricordo, Panini ha iniziato a pubblicare con questo volume). La prima parte del laboratorio ha visto Claudio spiegare ai giovani colleghi come disegnare il costume di Spidey… e me, nel frattempo, interrogarli sul personaggio.
Nella seconda parte abbiamo inventato un personaggio tutti insieme ed è stato davvero spassoso. Avevo proposto di creare un villain: mentre Claudio disegnava sul momento seguendo i nostri spunti, io e i giovani colleghi ci rimbalzavamo idee. Ho fatto presente che di solito i nemici di Spider-Man sono ispirati ad animali: Dr. Octopus, Rhino, Avvoltoio… l’elenco l’hanno continuato loro e un paio di piccoli nerd se ne sono usciti con Lizard, Scorpione e persino Grizzly. Quindi siamo partiti da un animale: tra ghepardo ed elefante il voto per alzata di mano ha stabilito elefante. Si è deciso che è un cyborg e che spara polpette (da dei buchi sulle mani, anche se qualcuno ha suggerito altri orifizi). Poi abbiamo votato per decidere se vola o non vola: per la maggioranza vola, ma con le orecchie, come Dumbo. Essendo un elefante-cyborg, però, ha dei razzi nelle orecchie. Qualcuno ha anche suggerito che ha dei missili sulla schiena, nel caso le polpette non bastassero. Tra i vari nomi proposti ne è emerso uno, con un’ovazione. Prima di chiudere ho chiesto se avesse un titolo, come il Dottor Destino o Mister Negative. Un bambino si è alzato in piedi e ha urlato “INGEGNERE!”
Dunque
signore e signori
ecco a voi
il temibile…
Ing. Spaccaragno!
Ovviamente cercherò di inserirlo in una delle mie storie, poi spero Sony ci faccia un film (del resto volevano fare il film su El Muerto…) così divento milionario. Anche se non credo funzioni così.
Un’altra cosa che ho fatto a Lucca
Come sapete se mi seguite sui social, un altro evento lucchese a cui tenevo molto è l’incontro con Douglas Wolk, due volte premio Eisner, l’ultima con il monumentale All of the Marvels, in Italia Eroi, mutanti, mostri e meraviglie per Utet. Saggista, critico musicale, docente e super esperto di fumetti, in sette anni Wolk ha letto o riletto tutti (TUTTI) i fumetti Marvel dal 1961 (cioè da Fantastic Four #1) a oggi, per poi compilare questo libro che è un po’ un manuale, un po’ un diario di viaggio, un po’ un’autobiografia, un po’ una guida.
Per parlarne ho chiesto a due nerd di un certo livello, Marco M. Lupoi e Roberto Recchioni, di partecipare. Purtroppo Roberto è stato poi coinvolto in un altro evento (quello sul tema di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, esatto) ma devo dire che l’Auditorium del Suffragio è stato abbondantemente riempito dalle nostre chiacchiere. Anche perché MML, oltre a essere la memoria storica delle pubblicazioni Marvel in Italia, è uno dei pochi a poter rivaleggiare con Douglas in termini di pagine lette. Trovate un approfondito resoconto su Hypercritic.org a firma di Annamaria Russo.
Una cosa che ho fatto questa settimana
Mercoledì ho partecipato in remoto a Politicamente Scorretto, il festival di Casalecchio di Reno diretto da Carlo Lucarelli, per un incontro su “Scuola e impegno”. Sono stato a Casalecchio a parlare di Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia nell’ormai lontano 2010… ci ritorno virtualmente per riprendere il tema e molte discussioni sono ancora valide. Mi trovate qui dal minuto 25, e a seguire c’è anche un intervento del mio amico, conterraneo e collega Marco Bova, uno dei massimi esperti di Cosa Nostra.
Una cosa che hanno scritto
A proposito di giovani lettori. A Lucca Comics 2022, poco prima dell’inizio di una conferenza, viene a presentarsi un ragazzo sui 25 anni, travestito da Dr. Who (la versione di Matt Smith, la mia seconda preferita dopo Tennant). Dice di chiamarsi Nicolò Villani e mi racconta che legge i miei redazionali su Gli Incredibili X-Men da quand’era ragazzino. Rido, pensando mi stesse prendendo per il culo. Cala il gelo, faccio due conti e calcolo che scrivo i redazionali delle serie mutanti per Marvel Italia più o meno continuamente dal 2010. Mi ha fatto sentire vecchio e mi ha fatto molto piacere allo stesso tempo. Strana sensazione. Da allora Nicolò mi ha informato che scrive per una bella rivista, Birdmen Magazine (on line e con una capatina su carta molto ben fatta e sostanziosa), e pochi giorni fa mi ha segnalato questa recensione di Avengers: 60 Potenti Anni, il saggio illustrato che ho scritto con Fabio licari: https://birdmenmagazine.com/2023/11/16/avengers-60-rizzo-licari/
Un cosa che ho letto
Will McPhail è un vignettista satirico che seguo da tanti anni. Questa vignetta qui sotto, realizzata per il New Yorker, l’ho postata a ripetizione nei miei social durante gli anni clou della pandemia.

McPhail ha anche scritto e disegnato una graphic novel, Entra, edita in Italia da Tunuè. Un gran bel libro, già nominato agli Eisner, vincitore quest’anno del Premio Boscarato e tradotto da Francesco Pacifico.
Racconta di Nick, un illustratore che vive in una città americana in piena gentrification. Il capitalismo più ipocrita si muove sullo sfondo mentre Nick vive quotidianamente seri problemi a relazionarsi col prossimo, che sia una ragazza conosciuta per caso, un barman, l’idraulico o persino sua madre. I suoi tentativi di socialità si scontrano con due eventi, un incontro casuale con una donna e una notizia deflagrante riguardante la sua famiglia, che lo fanno incamminare verso un cambiamento profondo. O forse no.
È un libro divertente e doloroso, che ho posato sullo scaffale con gli occhi lucidi, anche per questioni legati a un’immedesimazione che capirete leggendo, se mi conoscete bene. È splendidamente disegnato, con quella sintesi e quegli acquerelli per cui McPhail è noto nelle sue vignette. Una maestria che si nota ancora di più, specie in termini di storytelling, nelle lunghe sequenze mute, sia quelle oniriche che quelle dell’amaro e solitario quotidiano di Nick. Ve lo consiglio.
Una cosa che vorrei precisare
L’ho già scritto nei commenti alla newsletter precedente ma voglio dirlo anche qui. Per fugare ogni dubbio, so per certo che il pezzo sul Manifesto citato nello scorso numero non è stato scritto da chi si occupa di solito di fumetti su quelle pagine, cioè Andrea Voglino e Virginia Tonfoni. Che saluto e ringrazio per il sostegno.
Nel prossimo numero
Se tutto va come previsto, potrò mostrarvi a breve l’evento sui 60 anni di Avengers e X-Men che ho condotto a Lucca Comics. Ma credo parlerò finalmente dell’album di figurine di Spider-Man da me curato. Di certo nel prossimo numero vi racconterò qualcos’altro su Common People, il fumetto di super eroi che sto scrivendo in questi mesi. Lo so, tante tutine, ma è l’onda lunga lucchese…
Ah, sì, l'intervista a tutto campo promessa nel sommario alla fine la segnalo nel prossimo numero. Scusate, ma è quello che succede quando non si rilegge