51 | Maggio è dietro l'angolo
Del manifesto del Trapani Comix, di cosa rappresenta anche in termini metaforici, del primo grande ospite del nostro Festival e delle radici della mia città
Non sembra, vero? Eppure gennaio è letteralmente tra due settimane, scusate l’ansia. E da gennaio a maggio il tempo vola, sapete. Anche perché saranno mesi in cui vi bombarderò anche su questi canali con le novità riguardanti la prossima edizione del Trapani Comix & Games. Festival della mia città che da ospite ho sostenuto dal primo momento, in cui l’anno scorso sono entrato a far parte come “capo area” per il settore “comics” e che da quest’anno mi vede nel ruolo di condirettore artistico insieme ai miei soci.
E la prima cosa che ho fatto in questo ruolo è stata telefonare a Leo Ortolani.
Che ha risposto che sarebbe stato volentieri ospite al nostro “piccolo festival con grandi ambizioni” – come lo chiamo io – e che sì, avrebbe disegnato la locandina di questa imminente sesta edizione.
Solo due giorni fa Leo e Panini hanno annunciato L’anello dei Ratti, sequel/prequel del Signore dei Ratti (forse la parodia più divertente tra le tante prodotte dal papà di Rat-Man). E la nostra locandina è strettamente collegata a quel mondo, regalandovi un nuovo assaggio delle Terre Selvagge, splendidamente colorato da Lorenzo Ortolani.
Dopo la locandina di Giuseppe Camuncoli dell’anno scorso, ambientata tra i mulini delle saline, stavolta tocca al Castello della Colombaia, per noi trapanesi semplicemente “la Colombaia”, una delle strutture più antiche della città, nonché una delle cinque torri che la rappresentano.
Le sue origini sono strettamente legate al mito della fondazione di Trapani da parte di esuli troiani, ma la Storia invece conferma che la prima fortificazione sull’isolotto risale alle prime Guerre Puniche per volere del condottiero cartaginese Amilcare Barca. Espansa, ricostruita, consolidata lungo i secoli, è ancora oggi l’ingresso al porto della città, è stata una porta verso l’Africa e una difesa dagli incursori. Dall’Ottocento la Colombaia è stata un carcere e fino al 1965 (il che ha dell’incredibile…) e da allora versa in stato di abbandono. Dopo alcuni interventi di restauro e consolidamento, da anni si parla di un vero recupero e riutilizzo. A parte le iniziative del Fai e de Le vie dei Tesori, che organizzano visite guidate in determinati periodi dell’anno (bisogna arrivarci in barca), rimane un monumento bellissimo da ammirare da lontano, vuoto e morto al suo interno. Qualcosa sembra si stia finalmente muovendo nelle ultime settimane.
Spero che averla resa protagonista del nostro manifesto contribuisca ad attirare l’attenzione del pubblico e dei nostri amministratori su questo bene.
Intanto, vi aspettiamo a Trapani.
– Marco
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