04 Quello che le donne dicono
Delle parole da dire su una tragedia costante, di un album di figurine, di una lunga intervista, di un'altra anteprima da "I Wanna Live like Common People".
Bentornati su Zona Negativa. Siamo ancora sull’onda lunga di Lucca Comics quindi si parlerà ancora di cose fatte/dette in occasione del festival che per noi che viviamo di fumetto è Natale, Capodanno e Carnevale insieme.
Se siete di passaggio, vi piace quello che leggete e volete continuare a farlo comodamente dalla vostra email, iscrivetevi qui:
E se volete reclutare qualcun altro potenziale lettore, usate questo agile pulsante:
Ci sono altri temi, certo. Su uno in particolare, cioè quello dei femminicidi tornato d’attualità dopo l’assassinio di Giulia Cecchetin (almeno secondo l’attention span della stampa nazionale), vi rimando alla newsletter di Giulia Blasi. Dice cose certamente più interessanti e circostanziate di quanto potrei dire io:
Se non avete evitato i giornali, saprete che sul tema delle cose molto belle, dolorose e lucide le ha dette giorni fa Elena Cecchetin, sorella di Giulia.
L’intervento in origine è apparso durante un collegamento della trasmissione Dritto e rovescio (uno dei peggiori esempi di televisione e tra i migliori esempi per capire come funzionino i talk show). La versione pubblicata su Youtube da Quotidiano Nazionale aggiunge quella terribile musichetta di sottofondo. L’ho linkato, tra le varie versioni online, proprio perché mi interessa in termini di comunicazione: pur di “normalizzare” il discorso di Elena Cecchetin, i colleghi del QN hanno voluto fare questa porcheria strappalacrime in fase di montaggio. La dice lunga sull’attenzione, sul rispetto e la delicatezza con cui è gestita questa vicenda – e altre vicende - dai media tradizionali.
Ad Elena Cecchetin hanno ammazzato la sorella, ha detto delle cose vere e intelligenti, lo ha fatto vestita come una ragazza della sua età e non da figurante di una fiction Rai, ha scontentato chi voleva le lacrime da programma del pomeriggio, lo ha fatto durante uno di quei zoo/talk show in cui si parla degli assenti, e per questo si sta beccando vagonate di insulti da membri delle istituzioni e comuni imbecilli sui social. Per fortuna non ci sono solo imbecilli:
Capito il cortocircuito?
E ora, come dicono nei telegiornali, cambiamo decisamente argomento, visto che l’avevo promesso nelle ultime due newsletter.
Celo mi manca celo mi manca
Vi svelo un segreto. Nonostante pubblichi continuativamente fumetti da circa trent’anni, se nominate “Panini” a un non lettore di fumetti il primo pensiero, dopo i sandwich, va alle figurine. E penso che molti di voi che leggete siate cresciuti, come me, collezionando figurine e album.
Negli ultimi anni ho avuto l’onore – grazie alla fiducia di Nicola Peruzzi che mi ha affidato questi progetti – di curare diversi album di figurine a tema Marvel, pubblicati da Panini in Italia e in tutto il mondo. Il primo è stato Marvel Super Heroes, con copertina inedita di Simone Bianchi, nel 2017. Poi è stata la volta di un album dedicato agli 80 anni della Marvel, strutturato per capitoli “cronologici” a cui è seguito nel 2021 Marvel Versus, che riprendeva l’impostazione enciclopedica del primo, aggiungendo le schede dedicate ai villain. Nel 2022 è stato pubblicato in Italia e in molti altri paesi un album dedicato ai 60 anni di Spider-Man, con una cover di Gabriele Dell’Otto che omaggia una storica posa di Steve Ditko (a sua volta poi citata da Romita Sr. e molti altri a seguire). Per tutti questi album ho progettato l’impostazione, scritto tutti i testi, selezionato una per una le immagini della grafica, del packaging, delle singole figurine e card. Un lavoro enorme, come potete immaginare, ma molto divertente e molto gratificante.
Poche settimane fa è arrivato in tutte le edicole Spider-Man: Benvenuti nello Spider-Verse, anche stavolta con un’impostazione “a schede”, una mini-enciclopedia con un mare di personaggi, da Miles Morales a Spider-Gwen, dal “classico” Peter Parker a Spider-Ham passando per i più assurdi e recenti. Anche in questo caso c’è stata un’ottima accoglienza e ciò si deve all’ottimo lavoro del reparto figurine (in primis Cecilia Benassi che mi coordina sin dal primo album e Luca Semproni che ha curato la grafica di quest’ultimo). Ma si deve sicuramente anche all’interesse dei fan: evidentemente, lettori e appassionati Marvel vecchi e nuovi bramavano la possibilità di collezionare sticker e card di questi personaggi. Chissà cosa porterà l’anno nuovo! Intanto segnalo questa lunga chiacchierata in proposito con Andrea Bellusci. Andrea è uno dei pochissimi youtuber che seguo: è bravo, efficace e – cosa non scontata – competente. In questo video sfogliamo e apriamo insieme la prima copia staffetta dell’album sullo Spider-Verse.
Una cosa che ho detto
A Lucca Comics ho incontrato vari giornalisti ma pochi mi hanno fatto un’intervista approfondita come i ragazzi di Nerdpool. Trovate la chiacchierata a questo link e oltre a parlare delle mie novità lucchesi, da Avengers: 60 potenti anni a Le nuove avventure di Spider-Man passando per Red Sword, il fumetto che ho scritto per il Centro Nazionale Sangue e Panini Comics, si parla anche di molto altro.
Ad esempio, a proposito delle discussioni sul patrocinio dell’ambasciata israeliana:
All’interno del mondo del fumetto stesso, invece, è chiaro che un dibattito polarizzato non fa bene come comunità e che sarebbe bene trovare occasioni di scambio, di confronto e di associazionismo che ci possano permettere, anche in casi come quello successo in questi giorni, di muoverci comunemente. Ad esempio, ieri [Ndr: 4 novembre] abbiamo fatto un piccolo presidio di fronte all’Area Self per esprimerci e metterci la faccia e io stesso ho detto due parole. È stata un’occasione per vedersi e magari da questo potrebbe nascere un maggiore senso di comunità.
Una cosa che sto scrivendo
Condivido con voi true believers un altro sketch del maestro Lelio Bonaccorso su I Wanna Live Like Common People. Se volete saperne di più su questo progetto, che arriverà sugli scaffali a ottobre 2024 per Panini Comics, vi rimando al secondo numero della newsletter.
Vi presento Mr. Woofle, chihuahua parlante e – come ogni chihuahua che si rispetti – dotato di un pessimo carattere. È un omaggio a Up come si evince anche dal collare, ma è un elemento fondamentale della storia che vi racconterò (con i disegni di Lelio, le chine di Fabio Franchi e i colori di Francesco Segala.
Nel prossimo numero
Ci leggiamo tra una settimana con un paio di consigli di lettura e – se i pianeti si allineano – una piccola sorpresa a cui tengo molto. A rileggerci.
Ciao Marco è sempre bello e utile leggerti, che si parli di fumetto o di attualità. Grazie <3