33 O capitano, mio capitano
Di un mio fumetto di Spider-Man con un ospite di eccezione, di alcune sorprese inserite in quella storia e di una serie di acquisti consigliati, per di più in sconto, dal catalogo Feltrinelli Comics.
No, non parlo ovviamente di Salvini, ma di Capitan America. Anzi, un Capitan America, Sam Wilson. Come promesso, ecco qualche dietro le quinte, con la speranza che possiate leggere queste storie presto anche in italiano. Intanto, da qui potete ordinare l’edizione britannica.
Snake Attack!
Come accennato, dopo qualche mese di assenza sono tornato sulle pagine di Spider-Man Magazine, la longeva rivista edita da Panini UK che per prima pubblica le ragno-storie che scrivo con Steve Foxe. La storia del numero 445 dello scorso 5 giugno è disegnata dal maestro Claudio Sciarrone (che, vi ricordo, si è occupato del character design di questa nuova incarnazione di Spidey) con i colori di Francesco Antonelli e Valentina Taddeo e il lettering a cura di Arancia Studio.
Nell’ultima mia storia pubblicata, Peter combatte al fianco di Cap contro dei classicissimi villain, la Serpent Squad, poi evolutasi nella più folta Serpent Society. Per chi non lo sapesse, sono un gruppo di super criminali con poteri e look ispirati a diversi tipi di serpenti. Sì, negli anni 70 in casa Marvel si inventava roba di questo tipo.

Combattono tipicamente Capitan America (nelle varie declinazioni) e alcuni di questi personaggi, come Diamondback e Viper, hanno avuto una fortuna editoriale ben diversa dai commilitoni.
Per questa formazione ridotta ho scelto alcuni membri che avessero dei poteri e un look interessanti da rappresentare, cercando un equilibrio tra uomini e donne. Non poteva mancare il leader King Cobra, con il suo costume decisamente sopra le righe, e il veterano Constrictor.
L’ambientazione di questa storia è una mostra dedicata agli eroi della II Guerra Mondiale… incluso, ovviamente, Capitan America. Volendo usare Sam1, ho pensato fosse un bel gancio tra antico e moderno, come a sottolineare il passaggio del testimone tra i due Cap. La sede della mostra, tra l’altro, è realmente esistente: è l’Intrepid Sea, Air & Space Museum, museo newyorchese costruito intorno a una nave della marina militare americana, l’Intrepid, appunto. Credo non sia mai stato utilizzato nei fumetti Marvel, nonostante sia divenuto un luogo importante anche in tempi recenti. È lì, infatti, che l’FBI mise in piedi il suo quartier generale per indagare sull’11 settembre impiegando 500 agenti a bordo della nave.

Tra le citazioni all’interno di questa storia ce n’è una che viene dritta dall’MCU: la frase “I’m just a kid from Brooklyn” pronunciata da Steve Rogers in Captain America: The First Avengers, viene ripresa da Peter (che è del Queens) e da Sam (che è di Harlem)!
In sconto!
Parlando di tutt’altro genere di fumetti che scrivo, segnalo che in questi giorni e fino al 7 luglio è in corso una promozione sul catalogo di Feltrinelli Comics. C’è tanta roba bella (non faccio elenchi per non far torti a nessuno) ma mi preme segnalare i titoli da me scritti, nel caso ve li siate persi:
Salvezza con Lelio Bonaccorso
A casa nostra... Cronaca da Riace con Lillo Bonaccorsi
Que viva el Che Guevara con Lello Buonaccorsi
La prima bomba con La Tram
Per amore di Monna Lisa con L’elio DonaldCorse
Vi ricordo, inoltre, che i primi due titoli sono stati raccolti insieme in un volume dell’Universale Economica Feltrinelli (uno dei maggiori vanti della mia carriera), che trovate qui.
Tra l’altro, proprio in queste ore sto revisionando le prime tavole letterate dal nuovo fumetto che ho scritto per Feltrinelli. Non posso ancora dire di che si tratta se non che mi rivede a collaborare con la sempre più brava Deborah Allo2 e con il “mio” letterista storico Maurizio Clausi. Esce a fine ottobre (in tempo per Lucca Comics) e non vedo l’ora di dirvi di che si tratta.
È tutto! Vi ricordo che potete iscrivervi a Zona Negativa da qui:
E potete condividerla da qui:
A rileggerci!
– Marco
Visto anche che sarà il protagonista del prossimo film su Cap, come saprete!
Prima, io e Deborah abbiamo lavorato a un lungo fumetto che non ha mai visto la luce causa difficoltà della casa editrice. Spero di potere tornare a parlarvene un giorno (e di vederlo pubblicato).
Ricordo una sequenza di apertura di un numero di Heroes For Hire di Ostrander e Ferry ambientato sulla Intrepid... Forse addirittura proprio il primo numero?