44 Quella volta che a Lucca…
Di qualche ricordo da Lucca Comics partendo dalla mia prima volta, di foto imbarazzanti dal mio hard disk, dell'annuncio di un NUOVO FUMETTO scritto da me e disegnato da Lelio dove non ve l'aspettate
Questa puntata di Zona Negativa include l’annuncio di un nuovo fumetto. Una cosa insolita, credo mai fatta prima. Se avete fretta, basta scorrere fino a fondo pagina. Altrimenti, prima c’è una lunga premessa sentimentalona che ci riporta indietro fino a…
Più o meno 25 anni fa
Avevo sedici anni quando ho visitato la mia prima Lucca Comics. Mio padre mi accompagnò alla stazione dei treni di Palermo da dove sarebbe iniziato un viaggio in treno interminabile: 13 ore, se non ricordo male, in uno scomodissimo notturno e con la varietà di gente che si incontra in questi lunghi viaggi in treno. Non c’erano alternative, non esisteva ancora Ryanair e un viaggio in auto o con Alitalia era da escludere. Però ne sarebbe valsa la pena.
Raggiunsi a Firenze un paio di amici giunti da altre parti d’Italia: non li avevo mai incontrati di persona, era la prima volta che ci vedevamo dal vivo dopo avere interagito per molti mesi sul forum della Panini. Sì, era l’epoca dei primi forum e delle ultime chat su mIrc, non c’erano ancora i social network e internet era una prateria solcata da molti meno vagabondi di oggi. Un anno dopo avrei dato il mio contributo al pascolo di molti utenti appassionati di fumetti fondando Comicus.it, ma questa è un’altra storia.


Il giorno dopo la tappa fiorentina (dove il buon Leonardo Raveggi ci fece da Cicerone) ci spostammo a Lucca. A trovare l’appartamento in pieno centro ci pensò mia madre. Non so perché ma ero convinto che il proprietario fosse un tedesco, tale signor Zimmer. Lo chiamai per tutto il tempo “Sig. Zimmer” per poi collegare, solo l’ultimo giorno, che Zimmer significa “camera” in tedesco e quello che campeggiava sulla facciata della palazzina in quel vicoletto non era un cognome ma un invito per turisti tedeschi. Comunque sia, non si preoccupò mai di correggermi, quindi chissà, forse si chiamava Zimmer, come il compositore di colonne sonore. Dormivamo in una tripla, in situazioni certo più comode di altre a venire.


Trovare un appartamento in centro nei giorni “del Comics” allora era decisamente più facile e tremendamente meno oneroso, però leggermente più scomodo1: erano gli ultimi anni al Palazzetto, l’idea di riportare i padiglioni del festival dentro le mura era ancora apparentemente lontana, così come erano lontane folle imvalicabili nelle strade del centro, prezzi folli degli albergatori e cosplayer di ogni forma e dimensione. Di quella prima Lucca ricordo l’umidità, i primi incontri con professionisti (ricordo una chiacchierata sotto la pioggia con Franz Meo, che leggevo da sempre sugli albi Marvel Italia), il raduno degli utenti del Forum Panini. Ricordo soprattutto la meraviglia: non ero mai stato a una “fiera del fumetto”, del resto non erano certamente così (troppo) diffuse come lo sono adesso. Anzi, credo che all’epoca avessi messo piede in una fumetteria solo un paio di volte. Le più vicine erano a Palermo e non ci andavo spesso.
Da allora (sarà stato il 1999) sono andato a Lucca Comics ogni anno, tranne un paio (nel più recente dei due casi, come molti, a causa del Covid). Ci sono andato da giornalista, da standista, da aspirante autore, da autore ospite, da collaboratore, da professionista e sempre, sempre da appassionato. Ho speso migliaia di euro, stretto amicizie, avviato collaborazioni, incontrato lettori, solcato centinaia di chilometri di strade e stradine (solitamente di corsa), bevuto diversi ettolitri di birra e anche discusso, litigato, protestato. Dal 2018 ho anche iniziato una collaborazione con il festival, organizzando e curando incontri ed eventi. Collaborazione che si ripeterà quest’anno e di cui vi dirò presto qualcosa2.
Orientarsi a Lucca
Questo legame affettivo e professionale si è concretizzato nero su bianco pochi mesi fa quando Tito Faraci e Mauro Morellini hanno chiesto a me e Lelio Bonaccorso di realizzare un fumetto ambientato durante Lucca Comics & Games che sarebbe stato incluso nella nuova guida Morellini dedicata a Lucca. Sì, una storia a fumetti dentro una guida turistica, perché il legame tra la città e i fumetti è inscindibile e dedicare per la prima volta un intero capitolo della guida a un fumetto sarebbe stato il modo giusto per sottolinearlo. Si intitola Quella volta che a Lucca…, è scritta da me, disegnata da Lelio e letterata da Luca Bertelè. Non voglio dirvi nulla sulla storia in sé se non che credo vi commuoverà, specie se anche per voi Lucca è un mix di ricordi e di sogni. Ne hanno parlato poco fa alla conferenza stampa del festival e non posso che ringraziare, oltre che l’editore, Lucca Comics & Games per il supporto… in particolare Riccardo Moni per le foto. Per lavorare alla sceneggiatura di questo fumetto, oltre ad attingere ai miei ricordi, ho letto il libro di Massimo Di Grazia, Lucca Comics Story. Di Grazia ci ha lasciati pochi giorni fa e voglio dedicare a lui la nostra storia.
Trovate la guida Lucca di Morellini/Feltrinelli in libreria da questa settimana e in fiera, dal 30 ottobre al 3 novembre, ne troverete delle copie allo stand Feltrinelli Comics, dove io e Lelio avremo il piacere di dedicarla.
Ci risentiamo presto con qualche dettaglio in più sulle tante nuove pubblicazioni in arrivo, a cui si aggiunge appunto questa breve ma intensa capatina sulla guida.
Nel frattempo, potete già acquistarla, iniziare a leggerla e smettermi di scrivere alle 10 di sera per chiedermi dove cenare nei giorni della fiera.
Alla prossima,
– Marco
Sebbene di certo meno scomodo di viaggiare in treno ogni giorno da Viareggio o Montecatini…
Qualche evento dovrebbe essere stato annunciato alla conferenza stampa.