66 | Trapani, vista dalla Rai e dai nerd
Di come la mia città sia stata raccontata in TV (anche dal sottoscritto) pochi giorni fa, di un annuncio riguardante Peppino Impastato e di un breve bilancio sul Trapani Comix 2025
È passata una settimana dall’inizio della sesta edizione del Trapani Comix & Games e cinque giorni da domenica 25, che oltre a essere l’ultima data del festival ha offerto alla città anche qualcos’altro, grazie a mamma Rai.
Di là dal fiume e tra gli alberi
La trasmissione dal titolo evocativo in onda su Rai5, che esplora con punti di vista nuovi e differenti le città e i paesi d’Italia, ha fatto tappa a Trapani. Giuseppe Sansonna ha intervistato il sottoscritto e un altro po’ di trapanesi resistenti, come la scrittrice Stefania Auci, lo scrittore e giornalista Giacomo Pilati, il fotoreporter Francesco Bellina, il musicista Jaka e il fumettista Cammamoro, oltre al mitico Peppe Occhipinti, colonna dell’intelletto della città, tutte persone che posso vantarmi di chiamare “amici”.
Potete vederla qui, gratuitamente su Raiplay.
In generale, viene fuori un ritratto romantico della città che per una volta ne mostra anche certi afflati, lontani dal vittimismo, dalle cartoline folkloristiche, dagli aspetti più tragici o turistici. E soprattutto – presente escluso – si da voce a persone che avrebbero tanto da dire sulla città e con originalità e competenza.
Ovviamente, come è normale in questi casi, di quanto ho registrato è rimasto un 10%, però sono rimasti alcuni passaggi a cui tenevo molto, in particolare su Mauro Rostagno e un accenno al rapporto tra i trapanesi (oserei dire, i siciliani) e la bellezza. Mi trovate, però, nel mio studiolo che è un po’ un paese dei balocchi per nerd (nonostante le mie parole, stavolta, siano poco a tema nerd).
El regreso de Peppino Impastato
Mi allontano un attimo da Trapani, ma non di tanto, visto che ho una segnalazione che riguarda un cittadino della vicina Cinisi… ma anche la Spagna.
Dopo la pubblicazione originaria per Beccogiallo nel 2009, la serializzazione su l’Unità dell’anno dopo, dopo edizioni in francese e fiammingo e la distribuzione in allegato al Corriere della Sera di qualche anno fa e innumerevoli ristampe, Peppino Impastato - Un giullare contro la mafia sbarca in Spagna. Il fumetto scritto da me e disegno da Lelio Bonaccorso1 debutta sugli scaffali spagnoli questo mese grazie a Liana Editorial.
Ovviamente è sempre un gran piacere tenere viva questa pubblicazione ma soprattutto contribuire a tramandare la storia e la lotta di Peppino anche al di là dei nostri confini.
Tornando a Trapani (Comix)
Ritornando a Trapani, mi sto ancora riprendendo dall’avere contribuito all’organizzazione del Trapani Comix. Il nostro festival ormai gioca nella serie A delle fiere di settore e anche per la sua presenza nel cuore della città - proprio come a Lucca e Treviso, per dirne due - riesce a diventare per qualche giorno l’anima vitale e pulsante (anche economica) del capoluogo. Qui a Trapani, in fondo alle classifiche del Sole 24 Ore e in cima a quelle del “non fare e non lasciar fare”, è ancora più difficile dunque vale doppio. Quest’anno, poi, si è ramificato ed espanso geograficamente e temporalmente, “sbattendo in faccia” alla parte più assonnata della città la sua presenza e importanza2.
E se gli ospiti e il pubblico sono felici come mi dicono, se nonostante l’ingigantimento della fiera siamo riusciti a portarla a casa, se editori, autori, cosplayer, agenzie, negozianti continuano a darci fiducia e ancor più, forse iniziano, vuol dire che avevo ragione.
Vuol dire che i discorsi sul potenziale che ho fatto a suo tempo, che il mio motto “un piccolo festival con grandi ambizioni”, hanno un senso. Il pubblico ha risposto agli autori con file importanti (degne di grandi fiere nazionali) e diversi graditi sold-out, ai workshop con partecipazione costante, alle mostre con visite e interesse, alle conferenze con una sala ricca di un continuo afflusso. E mi sto limitando alla parte “fumetto”, sia chiaro.
Questo comporta un impegno niente male per un ossessivo compulsivo, un continuo chiedere “tutto bene?” quando si incrociano gli ospiti, mesi di programmazione, telefonate e incroci per tirar fuori un programma culturale di livello.
Il Trapani Comix quest’anno ha totalizzato circa trentamila presenze, su una superficie molto più grande, con un’area kids più grande, uno spazio per i cosplay completamente ripensato, una nuova distribuzione per alcuni snodi cruciali, l’arrivo di editori importanti come Edizioni Bd, Jpop, Franco Cosimo Panini, Beccogiallo e 001 edizioni/Hikari, 150 stand, 150 ospiti e una serie di conferenze di cui vado molto orgoglioso.
Come l’avere accostato “tirato dentro” scrittrici come Stefania Auci e Rosita Manuguerra, avere contribuito a creare o consolidare il rapporto con le istituzioni (Asp, Anm, Confesercenti e Tribunale in primis) attraverso degli incontri dove si sono affrontati temi enormi e sono state sciorinate testimonianze acutissime ma con una leggerezza tutt’altro che istituzionale. O avere coinvolto gli amici di Casa Memoria Impastato, proprio partendo dalla notizia dell’edizione spagnola. Sono grato alla mia amica Fumettibrutti, in particolare, per avere notato il mio sforzo nel creare queste connessioni: non sempre è la strada più semplice ma di certo è quella più soddisfacente.
In generale, si potrebbe dire quanto detto dell’intero approccio al festival: ci si poteva accontentare dell’ennesima fiera di provincia, col minimo sforzo e nessun rischio. Ma vuoi mettere la soddisfazione?
Grazie dunque a chi è passato, chi si è fermato, chi ci ha creduto, agli ospiti che hanno accettato l’invito e agli altri quattro pazzi che c’erano prima di me e mi hanno accolto nel costruire insieme quei giorni incredibili che, come continuano a dirmi alcuni “non pareva manco Trapani”.
È tutto.
Ci leggiamo presto (il tempo di rimettermi in pare con le scadenze).
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A rileggerci
– Marco
La nostra prima collaborazione su una pubblicazione lunga, tra l’altro.
Certo, ci sarà sempre chi davanti a una delle decine e decine di vetrine che abbiamo decorato con tanto di date mi chiederà “Ma quand’è il Comix?”, ed è successo.