16 Il gioco dell'odio
Di un fumetto piuttosto strano che ho fatto con Rita Petruccioli e che vi regaliamo, di Sanremo e delle sue conseguenze, di una collezione di card che ho curato con amore e di un appuntamento per oggi

Avete visto che Sanremo, alla fine, non va sottovalutato?
Più per il contorno che per il contenuto. Non credo ci sia in Italia un evento così pop/trash che possa scatenare quanto visto in questi giorni, dai dibattiti nei social e nei salotti alle manganellate sotto le sedi Rai, dalle lettere dell’AD che scatenano questioni interne alle ondate d’odio razzista interregionali (l’annoso problema delle due Italie, no?). Le canzoni possono piacere o non piacere, i conduttori possono piacere o non piacere, i siparietti comici possono piacere se avete il senso dell’umorismo di un’ameba, però l’efficacia di questa macchina da show è incredibile nella sua tentacolare potenza.
La settimana di Sanremo monopolizza le discussioni anche di chi non segue il Festival (perché il non seguire diventa argomento o vanto nella discussione), svela tutta la pervasività della politica nel servizio pubblico (non da quest’anno), lancia dibattiti sulla presunta “democrazia del televoto1” (che oggi, in epoca di like, è effettivamente più pervasiva di quanto si creda) e sul ruolo dell’artista, dell’intrattenimento, in un paese sempre più nero. Chi produce opere (d’arte? d’artigianato?) dovrebbe essere solo un giullare che “ci fa tanto divertire”? Su quali palcoscenici sarebbe giusto e su quali no esporre un’opinione che ha un peso politico? È un gesto d’odio, criminale, provocatorio o persino censurabile invocare (spesso vagamente) la pace o ricordare che gli immigrati vengano usati per la propaganda razzista nel nostro paese? Delle cose sagge le ha scritte Emiliano Colasanti che quella macchina la conosce bene, ma il dibattito si concluderà presto, quando la prossima arma di distrazione di massa ci porterà a parlare d’altro. Almeno fino all’anno prossimo.
Ma ora, parliamo di fumetti…
Il gioco dell’odio
A proposito di migranti (ecco, vi ho fregati). Lo scorso anno l'Ong Open Arms Italia, tra le più attive e meritevoli nei soccorsi in mare, ha lanciato un concorso per fumettisti e illustratori, indirizzato sia a esordienti che a professionisti. Ero stato chiamato a partecipare come giurato insieme a Margherita Tramutoli, Giacomo Guccinelli, Marianna Balducci, Daniele Bonomo, Daniel Cuello, Rita Petruccioli, Grazia La Padula e Giorgio Pontrelli.
Oltre a scegliere i vincitori – e vi assicuro, non è stato facile, c’erano tante opere splendide e meritevoli – noi giurati abbiamo donato un nostro fumetto o una nostra illustrazione inedita da inserire nella pubblicazione Open Art, che ha raccolto le opere vincitrici2 del concorso omonimo.
Il volume, prodotto grazie al supporto dell'8x1000 della Tavola Valdese, è in distribuzione gratuita e lo potete trovare ai banchetti e agli eventi nelle città in cui Open Arms è presente: Roma, Napoli e Milano. Ci sarà anche una mostra itinerante dei lavori, di cui vi aggiornerò in seguito.
Essendo l’unico sceneggiatore tra i giurati, avevo bisogno di qualcuno che mi accompagnasse nella mia storia disegnandola. E sono stato felicissimo di trovare nella cara amica Rita Petruccioli una totale disponibilità. Ci siamo chiesti a vicenda, in pratica, se volessimo lavorare insieme sulla tavola e Rita ha avuto una pazienza da beatificazione per rendere concreta la mia contorta idea. Eccola:
Sì, è un Gioco dell’Oca, giocabile ma quasi impossibile da completare, con caselle che rievocano l’odissea dei migranti dalla partenza fino all’arrivo… o fino a un esito peggiore. Potete scaricarla in alta risoluzione da qui.
Volevo fare qualcosa di diverso, avevo tanto da dire e tante informazioni da veicolare e ho pensato a qualcosa che fosse utile, visto che Open Arms fa molti incontri nelle scuole. Rita ha fatto un lavoro straordinario, con la sintesi e l’espressività che caratterizza il suo stile (sono prima di tutto un suo fan).
Non è la prima volta3 che mi cimento in qualcosa di simile e non siamo di certo gli unici fumettisti a essersi cimentati con un Gioco dell’oca (il maestro Jacovitti, per dirne uno), ma spero sia abbastanza originale da incuriosire sui viaggi dei migranti e sui soccorsi in mare.
Una cosa che ho curato
Nel 2021 ho scritto e curato la raccolta di figurine Marvel Versus per Panini, di cui vi ho detto brevemente qualche settimana fa. È stata una delle collezioni più riuscite tra quelle che abbiamo partorito, per la sua completezza, per la presenza abbondante di villain e per la bellezza delle immagini, in particolare le card. È andata molto bene ed è stata pubblicata in mezzo mondo, dal Regno Unito agli USA passando per l’America Latina. Ora Marvel Versus torna in una nuova veste, per la gioia dei collezionisti che si stavano svenando per recuperare alcune card oltreoceano… e dei semplici curiosi. Marvel Battles è stato appena annunciato sul catalogo Anteprima.
Una cosa dove mi troverete…
…se siete ancora in tempo, essendo prevista per oggi, e se vi trovate a Trapani e dintorni. Ve l’ho già segnalata un paio di volte, questo è l’ultimo promemoria.
Per questa settimana è tutto. Ricordate che potete condividere i miei deliri tramite un agile pulsante:
E se siete passati da qui per caso potete iscrivervi aggratisse e ricevere gli aggiornamenti via mail.
A rileggerci.
– Marco
Hanno vinto il concorso Ilaria Assenza, Matilde Chizzola, Nino De Luca, Fabrizio di Baldo, Pietro Dinley aka Bladi, Entonaze (Enton Nazeraj), Andrea Fasano, Francesca Gatto, Miriam Truffa Giachet, Giordana Giammello, Alessandro Manzella, Eric Marcheselli, Luciana Muggiolu, Andrea Musso, Valerio Paolucci, Lisa e Margherita Riccardi, Francesca Rossi, Spumabionda, Gianluca Sturmann.
Nel 2015 io e Giuseppe Lo Bocchiaro ideammo “Il gioco della toga”, sulle peripezie e gli ostacoli per arrivare a una sentenza. Venne stampato in un pannello 2x5 metri e appeso al Tribunale di Trapani per l’evento “Ferus” ed è rimasto lì da allora.