07 Politica e fumetti, da Piazza Fontana agli X-Men
Di un fumetto che ho scritto sulla "prima" bomba degli anni delle stragi, di un'intervista su Marvel e politica, di una bella iniziativa su Alan Moore e del nuovo numero de La Revue Dessinée Italia
Sono un po’ cotto dall’influenza quindi sarò breve e rimanderò dei discorsi più approfonditi alla prossima newsletter (il giorno della vigilia di Natale? Boh, vediamo). Ovviamente, abbonderanno i refusi… più del solito.
Questa settimana ci siamo lasciati alle spalle l’anniversario della strage di Piazza Fontana, una vicenda che mi ha sempre fatto riflettere e infuriare. L’ho studiata e approfondita per una graphic novel, La prima bomba, che merita qualche parola in più.
La prima bomba
Edita da Feltrinelli, disegnata da Margherita Tramutoli (e seconda collaborazione tra me e la Tram dopo L’ecologia spiegata ai bambini), La prima bomba è stata una graphic novel un po’ sfortunata, come lo sono state molte pubblicazioni finite sugli scaffali durante la pandemia. È uscita infatti a fine 2020, a metà novembre: una settimana dopo, per dire, c’è stato il lockdown in diverse regioni popolate da “lettori forti” nel nord Italia. E poco dopo un lockdon nazionale. Non abbiamo fatto un tour promozionale e neppure abbiamo potuto fare una presentazione a Milano in occasione dell’anniversario della strage. Inoltre, delle gravi questioni personali in quei mesi rappresentavano ben altre priorità.
Da quel libro, però, sono nate delle cose belle, come il contatto con Claudia Pinelli (la figlia di Giuseppe Pinelli, uno dei protagonisti del nostro libro) e un pezzo musicale molto figo. Si tratta di un singolo, The First Bomb realizzato dagli Andead (il cui frontman è l’amico Andrea “Rock” Toselli), ispirato ai fatti di Piazza Fontana e che nel video ha alcuni disegni di Marghe.
Inoltre, anche se non ho avuto l’occasione di parlarne quanto avrei voluto, sono molto felice di come sia venuto questo libro. Abbiamo raccontato la strage di Piazza Fontana in modo – secondo me e non solo – piuttosto originale. Costruendo una sorta di noir, ho inventato un personaggio di finzione, un poliziotto della buoncostume, l’ispettore Naso, prossimo alla pensione e con un passato di militanza fascista. La sua vita si interseca con quelle di due dei protagonisti di questa storia: Giuseppe Pinelli e Luigi Calabresi. Il tutto scorre in parallelo a un conflitto privato ma generazionale con la figlia Matilde, rappresentante simbolica delle tensioni sociali di quegli anni (del resto, siamo nel 1969).
Inoltre, ho deciso di non raccontare tanto il momento della strage in sé, ma il percorso losco e tortuoso che ha portato i fascisti di Ordine Nuovo a organizzare e portare a termine questo terribile attentato, gli altri che lo hanno preceduto e le connessioni tra apparati che l’hanno permesso. I volti di queste figure sono oscurati con dei tratti neri spessi, come degli omissis: leggendo il fumetto per intero e conoscendo un minimo le vicende si può facilmente riconoscere di chi si tratta, ma è una scelta grafica simbolica che mi piace molto per un motivo: si può fare così solo in un fumetto.
È un libro che è stato molto apprezzato dalla critica e chissà, forse se fosse uscito un anno prima o un anno dopo avrebbe avuto un impatto diverso. Qui un’approfondita recensione di Emilio Cirri per Lo Spazio Bianco, qui un’intervista di Alessandro Di Nocera per Repubblica, mentre ricordo che Antonio Carioti – tra i massimi esperti sul tema – scrisse una lusinghiera recensione per il Corriere della Sera.
Qui di seguito vi mostro alcune illustrazioni di Margherita, che per questa opera si è documentata e reinventata come la grande artista che è. Prima di orientarci sull’approccio esplicitamente noir anche in cover (ispirandoci ad alcuni gialli classici e a Ferenc Pinter, per volare basso) abbiamo ragionato anche su diversi approcci “concettuali”. Le tre proposte di seguito, ad esempio, riguardano tutte il momento dello scoppio dentro la Banca Nazionale dell’Agricoltura.
Nel 2022 si è tornati a parlare di questo libro in un’approfondita puntata del podcast Passaggio a Nerd-Est di Aladino Amantini, che ha colto nel libro alcune cose che non avevo colto manco io. È una recensione molto ben fatta, con tanto di parti recitate, che potete ascoltare su Spotify:
Ovviamente La prima bomba è ancora disponibile e ordinabile in tutte le librerie, fisiche e online.
Una cosa che ho detto
Ho rilasciato diverse interviste alla scorsa Lucca Comics & Games e pian piano vengono pubblicate. Questa con Claudio Magistrelli per PlayersMagazine.it è una delle più lunghe e approfondite. Abbiamo cominciato parlando di Avengers: 60 meravigliosi anni e si è finiti a parlare di politica, società e super eroi.
Ad esempio:
Secondo te com’è possibile che chi legge i fumetti come X-Men, che sono una metafora anche abbastanza esplicita di inclusione e arricchimento dalla diversità, non sia sempre in grado di decifrare quel messaggio? Credo sia lecito avere idee opposte a ciò che si legge, ma spesso i lettori sono convinti che la propria visione sia quella corretta, anche andando contro quella degli autori originali.
Sicuramente quando leggiamo qualcosa abbiamo sempre un bias dovuto anche alla nostra formazione e ovviamente non sono solamente i fumetti a formarci: io dico spesso che la mia formazione e la mia educazione sentimentale me l’hanno data i fumetti, ma non solo loro; evidentemente anche i miei genitori, i miei professori o i maestri più importanti nella mia vita, le mie letture di altro tipo erano tutte allineate verso un certo sentimento che è proprio un sentimento banale no? Un sentimento di solidarietà, di rispetto del prossimo, di vicinanza ai più deboli: non dovrebbe essere nulla di rivoluzionario, specie in un paese cattolico. Però credo che molte persone non colgano appieno certi messaggi e si fermino al primo livello, ovvero c’è gente in calzamaglia che si picchia, si lancia raggi laser addosso. Sicuramente qualcuno legge questi fumetti, legittimamente, come puro intrattenimento, senza cogliere che ci sono altri livelli più o meno espliciti. (…) Insomma, la risposta mi è venuta lunghissima, ma in breve: se sei uno che legge X-Men e sei razzista non capisci quello che leggi. Non c’è un altro modo di girarci. Non lo capisci, non ti metti a fare i conti con i personaggi, non ti immedesimi, che forse è il peggio.
Una cosa che voglio segnalare
Nello scorso numero abbiamo parlato di Alan Moore (e del suo Maxwell il gatto magico), e il buon smoky man, tra i massimi esperti del Bardo di Northampton, mi ha prontamente segnalato questa pubblicazione:
È una raccolta di illustrazioni, ritratti e approfondimenti dedicati a Moore e alla sua carriera, in occasione dei suoi settant’anni. Vent’anni fa, per festeggiare 50 candeline, smoky curò un’altra bellissima pubblicazione, all’epoca edita in Italia da Black Velvet, e questa ne è la naturale evoluzione. Promette molto bene e la trovate su Amazon UK.
Una cosa che dovreste seguire
Tornando a parlare di La Tram, l’ultima collaborazione tra me e Margherita è Fuoco blasfemo, inchiesta a fumetti sugli incendi in Sicilia pubblicata sul n.6 de La Revue Dessinnée Italia. Ne parleremo senz’altro in futuro, intanto vi segnalo che la Revue ha una sua nuova e sfavillante newsletter su Substack.
Segnalo anche che sul loro sito ci sono diverse offerte per acquistare i numeri di questa rivista davvero speciale… per gli appassionati giornalismo, di fumetti e di giornalismo a fumetti.
Tra l’altro proprio in questi giorni è uscito il settimo numero della rivista, con (tra le altre) una storia sul Farm Cultural Park di Favara scritta da Annalisa Piersigilli e disegnata da Cammamoro e un inchiesta sull’Eni dell’amico Matteo Garavoglia disegnata da Riccardo Labella.
Alla fine non sono stato poi tanto breve, sebbene abbia rimandato alla prossima volta alcune discussioni che avevo in mente. Dunque, se sopravvivo all’influenza (sapete che per un uomo avere 38.5 di febbre vuol dire sentirsi a un passo dalla morte) ci risentiamo la settimana prossima.
Prima di salutarvi, ricordo che potete spargere il verbo con questo pulsante:
E se siete passati da qui per caso potete iscrivervi aggratisse e ricevere gli aggiornamenti via mail.
A rileggerci.